MEDITARE MANTIENE GIOVANI, ECCO COME FARE...

Praticate la meditazione?

Potreste avere il cervello più giovane rispetto a chi non medita.

Proprio così!

Il Dipartimento della facoltà di medicina della UCLA ha condotto uno studio su 100 persone, uomini e donne, di cui 50 meditavano regolarmente e ha scoperto che nel cervello dei “meditatori” si registra un declino minore di funzioni come la memoria e la regolazione delle emozioni dovuto al minor deterioramento dei tessuti.

Sembra, inoltre, che la meditazione protegga il nostro sistema nervoso dagli effetti deleteri dello stress cronico.

Incredibile, vero?

Com’è possibile che una pratica come la meditazione possa portare a risultati a livello tissutale così sorprendenti?Ci sono diverse possibili spiegazioni: tra le più plausibili è che la concentrazione e la focalizzazione, praticate durante la me ditazione, riescano a stimolare la connessione e l’efficienza delle reti neurali.

Se ne parla spesso ultimamente, ma sai veramente cos’è la meditazione?

Sfatiamo subito qualche mito:

non è concentrazione, intesa come focalizzazione dell’attenzione su qualcosa di concreto;

non è sforzo mentale, inteso come quell’immane fatica, che forse qualcuno di voi ha provato, nel cercare di non pensare e di liberare completamente la mente;

non è yoga o qualche altra pratica in cui bisogna assumere pose particolari come condizione necessaria alla meditazione .

Anche definirla “pratica” non è del tutto corretto perché non “si fa” meditazione, ma si “è” in meditazione.

La meditazione si può descrivere come uno stato di profonda pace in cui la mente si calma pur rimanendo vigile. A me piace definirlo come uno stato di consapevolezza senza pensieri.

Come si raggiunge questo stato?

Ci sono varie strade, ad esempio le tecniche di respiro, ma tutte riportano ad un unico comandamento: stare nel presente, concentrarsi sul qui e ora, senza lamentarci di un passato che non possiamo cambiare o pre-occuparci di un futuro che non conosciamo.

La pace mentale è proprio questo: liberarci dai pesi superflui e ringraziare per quello che abbiamo oggi.

Giovanni Porreca